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Vi presento il pane, in particolare il mio pan brioche

Buona domenica!!! Come va?
Oggi, dopo tanto…#companatico, vi presento il pane, in particolare il mio #pan #brioche, ideale per accompagnare diverse pietanze, e ancor più gustoso se lo arricchite con una spolverata di #semi di #sesamo. Lo avete mai provato?
Non mi soffermo nuovamente sull’importanza del #pane fin dall’antichità, tanto che vi avevo già ricordato che il grande #Omero distingueva i popoli civilizzati da quelli non civilizzati sulla base della loro dieta a base di pane o meno. La stessa etimologia di pane, che deriva probabilmente dalla radice sanscrita “pa”, ha un significato molto profondo e ampio, che significa “nutrire”.
Tornando a noi, perché “pan brioche”? Ovviamente l’espressione è #francese e indica una pasta leggera, lievitata e soffice, ottenuta con farina, burro, uova, latte e lievito. Il motivo per cui si chiami così, è ancora oggetto di dibattito. Alexadre #Dumas padre, lo scrittore per intenderci autore de I Tre #Moschettieri, era anche un grande amante della cucina, e in un suo dizionario sul tema ipotizzò una derivazione da “#brie”, perché in origine l’impasto prevedeva anche il formaggio brie. Secondo altri, pan brioche deriverebbe invece dal verbo francese “brover”, che significa “lavorare” nel senso di “impastare”. Ad ogni modo, vi posso assicurare che con questo pane la bella figura è sempre garantita.
Quindi…buon appetito e buona domenica!!!